-
GRAWIDANZA 11°mese baby: " I genitori non sono i costruttori del bambino
-
ma i suoi custodi"
Grawidanza 11th month baby: "Parents are not the child's builders
-
but their guardians"
-
(Maria Montessori)
.
Ad 11 mesi un neonato molto probabilmente gattona spedito ed è in grado di fare brevi camminate sorretto dai genitori o appoggiandosi a mobili e pareti.
Grazie a tutti questi movimenti, il bimbo rafforza i propri muscoli ed in contemporanea sviluppa maggiore sicurezza di sé e dei movimenti che gli serviranno per camminare autonomamente. Questi timidi tentativi di volare del proprio bebè rappresentano un primo passo verso la sua autonomia: è perciò estremamente importante che il genitore lo incentivi ed incoraggi con coccole e sorrisi a spiccare il volo!
A 11 mesi il gioco guidato permette inoltre di stimolare il bimbo a scoprire cosa gli piace: per questo è molto importante proporgli nuove attività da fare sia da solo che in compagnia di mamma e papà. Per esempio, si può insegnare al bimbo a sfogliare dei libri cartonati: questa pratica lo aiuterà a migliorare l’uso della mano e stimolerà anche la sua curiosità verso la lettura.
Promuovere l'autonomia del bimbo significa anche incoraggiarlo a mangiare da solo, invitandolo ad usare prima le manine e poi le posate per portarsi i bocconi di cibo alla bocca. A 11 mesi, quindi, l'alimentazione diventa un'importante occasione per promuovere l'indipendenza del bimbo e per condividere insieme al resto della famiglia uno dei momenti fondamentali della giornata. E' bene dunque cercare di far mangiare il bimbo insieme ai genitori ed eventuali fratelli/sorelle, incoraggiandolo a nutrirsi da solo.
.............
SVILUPPO PSICOFISICO
- MIGLIORAMENTO DELLA DEAMBULAZIONE: il piccolo inizia ad accennare i primi passi in modo più sicuro rispetto ai mesi precedenti.
- PRIME CAPRIOLE: ora il bambino riesce anche a fare la capriola, se aiutato dall'adulto: basta che un adulto gli metta un braccio sotto la pancia proteggendogli la nuca mentre fa la capriola, facendogli appoggiare le spalle nel modo corretto. Questa è un'attività molto amata da quasi ogni piccolo
- INTERESSI SONORI: a 11 mesi il bimbo tende a prediligere giocattoli che emettono suoni e rumori, come carillon o piccole tavole musicali con pulsanti da schiacciare.
- CURIOSITA' IN CRESCITA: il bimbo da ora in poi diventa sempre più curioso: se vuole arrivare ad un oggetto lontano, se non riesce ad arrivarci da solo gattonando, chiede l'aiuto dell'adulto; è in grado di sollevare il lenzuolo o il cuscino se sa che sotto di essi c’è un gioco che desidera prendere
...................
ABILITA'
- MOVIMENTI FINI delle MANI: ora il bimbo è in grado di afferrare oggetti più piccoli, portarsi la tazza alla bocca per bere e nutrirsi da solo tramite un cucchiaino o una forchettina in plastica. È attratto anche dai libri, che, come i giochi, vuole toccare e mordere. Con un libro in mano, se aiutato, il piccolo riesce a “sfogliare” più pagine alla volta. È attratto anche da foto e illustrazioni, perché la sua vista è migliorata. E' in grado di lavarsi le mani sotto la fontana se incoraggiato. Alcuni bambini a questa età riescono perfino ad togliersi i calzini o la felpa se viene loro insegnato.
- INTERAZIONE CON ESTRANEI: adesso il bimbo inizia ad essere compreso anche dalle persone che non fanno parte della sua famiglia. A sua volta, anche il bimbo ha migliorato notevolmente la sua capacità di comprensione dei discorsi altrui, perciò inizia a comprendere il significato non solo di ciò che dice la mamma, ma anche di ciò che dicono gli altri.
- PRIME PAROLINE: a questa età, il bimbo sa comprendere chiaramente il suo nome e si gira subito se qualcuno lo chiama. Comprende inoltre il senso dei primi divieti dei genitori, il significato del “no” e interrompe quello che sta facendo di fronte a questa segnalazione. Gradualmente le sillabe scompaiono per lasciare spazio alle prime parole, alle quali il piccolo sa ora attribuire il giusto significato. Migliora la comprensione delle parole e dei discorsi più lunghi e complessi. Rispetto ai mesi precedenti, ora il piccolo impara tante parole nuove, se aiutato: per esempio, chiamando per nome un oggetto che il piccolo vuole afferrare e spiegandogli a che cosa serve il bambino viene abituato a sentire vocaboli diversi da quelli già noti. Si consiglia però evitare di storpiare le parole, perché così il bimbo non viene aiutato a migliorare il suo linguaggio: se il piccolo pronuncia una parola “storpiata”, bisogna ripeterla in modo corretto, affinché le volte successive la ripeta nel modo giusto.
.......
COMPORTAMENTO
- "LA COPERTINA DI LINUS": in questo periodo, dopo aver sperimentato l’angoscia di separazione e i primi distacchi dalla mamma, è normale che il bambino cerchi un oggetto, con cui ricreare l’illusione che la mamma sia sempre insieme a lui. E' la famosa "copertina di Linus", definita dagli psicologi “oggetto transizionale”. Con questo oggetto il bambino sostituisce in maniera simbolica la presenza della mamma e sente di averla sempre vicina, anche quando lei non c’è. L’oggetto transizionale lo rassicura e gli infonde sicurezza perché sa che gli appartiene e rimarrà lì con lui: normalmente si tratta di un oggetto soffice, morbido e caldo, come per esempio un peluche, una bambola o una coperta. Esso ricorda la mamma anche per gli odori di cui si impregna, in quanto sono gli odori familiari (non a caso, quando si lava il peluche, spesso il bimbo scoppia a piangere). Il bambino non si stacca mai da questo oggetto amato e, soprattutto, non lo sostituisce con nessun altro.
- LE BUONE REGOLE: nonostante l'evidente maggiore autonomia ed indipendenza, in questo periodo il bimbo ha ancora moltissimo bisogno di mamma e papà, non solo per quanto riguarda l’essere nutrito, vestito e lavato, ma soprattutto perché fino a che non avrà raggiunto la sua piena maturazione come individuo spetterà aigenitori guidarlo e indirizzarlo verso un corretto stile di vita. L’imposizione di regole, dalle più semplici alle più complesse, è utile per far comprendere al bambino ciò che è lecito e ciò che non lo è. E' fondamentale che ogni madre e ogni padre abbia il coraggio del proprio ruolo, che è quello di stimolare nel bambino l’interiorizzazione di una serie di regole e di valori che saranno fondamentali per la sua crescita futura. L'autonomia ma incentivata ma fissando, in contemporanea, dei paletti e delle linee guida che facciano da punti fermi in grado di indirizzare il comportamento del bimbo nella sua vita presente e futura.
- CAPRICCI: in presenza di bambini particolarmente capricciosi, potrebbe essere difficile anche al più paziente dei genitori imporre delle regole. Generalmente, raggiunto il primo anno di vita, ogni neonato tenderà ad utilizzare la parola “No” per affermare la propria personalità su quella degli adulti. Il capriccio potrebbe anche essere il modo per manifestare un disagio od una frustrazione: è molto importante che il genitore si mantenga sempre calmo e paziente di fronte anche alle più estenuanti reazioni di rabbia e di pianto da parte del proprio bambino. Questo però non significa assecondare in tutto e per tutto il comportamento del neonato, soprattutto quando si tratta di reazioni nei confronti di regole imposte per tutelare la sua salute e la sua sicurezza. Per esempio, se il bimbo vuole mangiare troppi biscotti e piange per averne altri, il compito della mamma e del papà è di continuare a negargli un’altra porzione. Oppure, se il bimbo strilla perché non vuole stare nel seggiolino omologato durante gli spostamenti in auto, non bisogna mai dimenticare che la sua sicurezza viene prima di tutto. Davanti al capriccio, la reazione migliore è quella di cercare di distrarre il piccolo cantando una canzoncina o raccontandogli la sua favola preferita. Maggiore fermezza sarà usata nell’imporre le buone regole, maggiormente il bambino imparerà a rispettarle, in quanto comprenderà in breve che i suoi capricci non servono a niente. Si faccia però attenzione a non dire troppo spesso di no: se il bimbo sta facendo qualcosa che non va è preferibile distrarlo con qualcosa che gli piace. Via libera invece agli elogi quando il bimbo fa qualcosa bene, ma solo se sono meritati.
........................
ATTIVITA' DA FARE CON IL NEONATO
- COMUNICAZIONE BIDIREZIONALE: dato che neonato a 11 mesi avrà imparato il significato di un discreto numero di vocaboli di uso comune e potrebbe anche essere in grado di ripeterli, è importante incoraggiare il suo interesse a parlare rispondendo alle sue espressioni ancora incerte e balbettando a propria volta.
- INCORAGGIARE LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO: leggeri libri è importante anche se in questa fase il bimbo potrebbe dimostrare un po’ di impazienza nello sfogliare le pagine. Parlare costantemente al bimbo, descrivendogli le cose, le azioni e anche le emozioni.
- STIMOLARE INTUITO e MEMORIA: mostrare al bimbo un giocattolo, nasconderlo in modo che non sia del tutto invisibile, e invitare il bimbo a ritrovarlo. Mostrare al bimbo delle immagini su un libro ed invitarlo a riconoscere i personaggi e gli oggetti ritratti dicendone il nome ad alta voce.
- ESERCITARSI A CAMMINARE
.............
DISTURBI DEL NEONATO
- CADUTE: nonostante tutta la cura ed attenzione di genitori, nonni e baby-sitter, ora che il bimbo è maggiormente in grado di muoversi e spostarsi, può capitare che cada a testa in giù dal lettone oppure dal divano. Ovviamente sarebbe bene evitare l’esperienza, ma è bene sapere che un dislivello di 30-40 centimetri raramente è pericoloso: occorre quindi evitare il panico, in quanto fino a tre anni le ossa dei bambini sono molto elastiche e assorbono bene il contraccolpo. Il pianto è una reazione istintiva e del tutto normale e la formazione di un piccolo bernoccolo o di un livido è praticamente quasi la regola. In caso di caduta, è importante rassicurare il bimbo con parole dolci, osservando accuratamente l’area interessata (di solito la fronte) e memorizzando la dinamica della caduta, in modo da poterlo riferire eventualmente al pediatra. Per attenuare il gonfiore e l’arrossamento, applicare un cubetto di ghiaccio o una busta di ghiaccio sintetico. In caso di ferita aperta e sanguinante, invece, è necessario fare una medicazione. Rivolgersi subito al pediatra o al Pronto soccorso in caso di caduta da altezze più elevate o se, a distanza di qualche ora, il piccolo si presenta più assopito, meno vivace del solito e poco reattivo agli stimoli.