“Nella concezione di Maria Montessori, l’educazione non è un
episodio della vita: essa dovrebbe cominciare con la nascita e
durare così a lungo come la vita stessa. L’educazione è concepita
da lei non soltanto come una “trasmissione di cultura”, ma
piuttosto come un aiuto alla vita in tutte le sue espressioni”
(Mario M. Montessori).
Il metodo educativo sviluppato da Maria Montessori e fondato sulle sue conoscenze scientifiche, considera che il neonato dal momento della nascita, entra in una fase straordinaria quanto a capacità di apprendimento che durerà fino ai 6 anni. Questo periodo è denominato "LA MENTE ASSORBENTE".
"Il bambino non è un vaso da riempire ma una sorgente da lasciar sgorgare ....
Le impressioni penetrano in noi - noi adulti - e noi le mettiamo in serbo nella nostra mente. Il bambino invece, subisce una trasformazione. Le impressioni non entrano semplicemente nella sua mente. Esse lo formano, incarnandosi in lui.. Abbiamo denominato questo genere di funzionamento mentale "la mente assorbente"
La mente è assorbente in quanto ha lo straordinario potere di assorbire in maniera inconscia gli elementi presenti nell’ambiente di vita del bambino, permettendogli di “incarnare”, ossia di assimilare, le impressioni di tutto quello che lo circonda (modalità di comportamento, norme e lingue), e tutto questo semplicemente attraverso le sue esperienze, senza un suo sforzo cosciente. Il bambino riesce a fissare le impressioni che riceve dall’ambiente nella sua psiche come avviene per una pellicola fotografica a contatto con la luce.
Per questo motivo, la prima infanzia è considerata da Maria Montessori una vera e propria età dell’oro, il periodo in cui si creano le basi del carattere, dell’intelletto e della personalità del bambino.
Il bambino si costruisce da sé, giorno dopo giorno. Ciò che egli assorbe si fissa in modo indelebile nella sua personalità e lo influenza per tutta la vita (come anche gli studi di Sigmund Freud hanno dimostrato).
La mente assorbente è anche “creatrice” in quanto il bambino è un soggetto psichicamente attivo, ed interagendo con l'ambiente circostante, sperimentando e vivendo, apprende anche le competenze più complesse (come il linguaggio) e realizza sè stesso.
Maria Montessori definiche “chimica mentale” il fenomeno che si realizza tra il bambino e l'ambiente: una reazione chimica avviene tra l'ambiente e il bambino che lo vive, permettendendogli di assomigliare a ciò che lo circonda, diventando come la cosa che ama. Per questo, mentre scopre e conosce il mondo, il bambino crea se stesso, crea la sua carne mentale, gli strumenti cognitivi e comunicativi che lo renderanno un adulto consapevole.
La mente del bambino è una mente privilegiata, sostanzialmente differente da quella dell’adulto. Non possiede il pensiero logico, la razionalità, la memoria cosciente. E’ una mente inconscia, non razionale, assimilatrice e onnivora e si impregna di tutto ciò che il suo ambiente le comunica.
La mente assorbente va da 0 a 6 anni e si divide in 2 fasi:
1°fase - EMBRIONE SPIRITUALE: INCONSCIA 0-3 anni: il bimbo acquisisce in modo inconsapevole tutto quello che si trova nel suo ambiente, fin nei minimi dettagli, con facilità e precisione. Contrariamente alle apparenze, la mente infantile è molto attiva in questo periodo
2°fase - EMBRIONE SOCIALE: CONSCIA 3-6 anni: la "mente assorbente" non funziona come una spugna. Il bimbo ora agisce in modo intenzionale, interagendo, per esempio, con il materiale adeguato che stimoli la sua mente. In questo momento il cervello analizza e interpreta le informazioni assorbite, per poi classificarle per categorie strutturate.
"Le numerose informazioni assorbite inconsciamente vengono utilizzate di nuovo diventando così la materia di cui è intessuta la coscienza con tutto quello che implica di ragionamento, di memoria, di volontà e conoscenza di sè"
Questo straordinario potere (confermato anche dalle moderne neuroscienze) non è quindi eterno: presente dalla nascita, manifesta il suo culmine intorno ai tre anni, per poi gradualmente scemare fino ai sei anni, quando il bambino entra nel pensiero logico e razionale, quando “ogni nuova acquisizione di sapere ci è causa di duro lavoro e di fatica”.
L’approccio educativo indicato da Maria Montessori e suggerito dal bambino stesso a chi sa accoglierlo e restare in ascolto dovrà esser dunque volto ad “aiutare la mente nei suoi diversi processi di sviluppo, secondarne le varie energie e rafforzarne le diverse facoltà”,
Come adulti, con il nostro comportamento di fronte al bambino e con la comprensione dei suoi bisogni vitali, è possibile accompagnare questa capacità e prolungare anche nell'uomo il periodo della mente assorbente.