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"La musica può nominare l'innominabile e comunicare l'inconoscibile"
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(LEONARD BERNSTEIN)
La musicoterapia è un approccio terapeutico che utilizza la musica per “arrivare” al paziente, aiutandolo ad esprimersi ed aprirsi spontaneamente così da essere parte attiva della terapia: il potere magico della musica offre un valido supporto all’integrazione emotiva dei pazienti ed al trattamento di un ampio ventaglio di disabilità e malattie.
Fin dall'antichità tutte le popolazioni della Terra attribuivano ai suoni e alla musica degli effetti benefipecialmente sull’umore e sugli stati nervosi. In Cina e in India, per esempio, si attribuiva alle note musicali la capacità di condurre alla guarigione.
L’influenza benefica delle note musicali si manifesta sia nell’applicazione passiva, sotto forma di ascolto, sia nella sua forma attiva , con il canto o suonando uno strumento musicale.
Numerosi studi scientifici confermano che la musica influisce sul cervello, e quindi sulle attività neuronali, che vengono stimolate e producono le betaendorfine, ormoni del “buonumore”, che hanno una capacità analgesica.
Il neurologo-scrittore Oliver Sacks, che analizzò i benefici che la musicoterapia può portare persino a pazienti affetti da gravi ed irreversibili malattie neurologiche, come il Parkinson e l’Alzheimer, affermò: "Sono affascinato dal potere della musica di integrare e curare: la musica è il più completo farmaco non chimico.”
Le note musicali e il suono incidono a livello organico influenzando la pressione del sangue, la circolazione, il ritmo del respiro e addirittura i movimenti dell’intestino. Dal punto di vista cerebrale la musica aiuta a sviluppare la concentrazione e in particolare le capacità di calcolo e a lungo andare modificherebbe anche l’anatomia del cervello.
Durante la gravidanza, la musica è uno strumento meraviglioso e potente perchè permette un profondo livello di comunicazione tra mamma e bambino e facilita la donna nel rilassamento.
Inoltre per 9 mesi il corpo materno svolge un grandissimo lavoro extra per accogliere e costruire il corpo del bambino: per questo, durante la giornata, è importante che la futura mamma riesca a ritagliarsi del tempo per riposare e rigenerare le proprie energie. Ascoltare musica, specialmente classica e di Mozart, in un ambiente tranquillo e silenzioso, è un modo estremamente efficace per rilassarsi da eventuali tensioni ma allo stesso tempo affinare le energie del proprio bambino .
Da quando il feto inizia a sviluppare l'udito (dalla 27ma settimana) è buona cosa ascoltare musica, soprattutto classica e farla ascoltare al bambino dentro la pancia perchè essa può contribuire allo sviluppo del suo sistema nervoso.
I notturni di Chopin e le sonate di Mozart sono tra le musiche più indicate per l’insonnia e nella gravidanza perché basate su di una sequenza musicale semplice ma coinvolgente.
Oltre alla musica vera e propria, il suono più importante per il feto resta sempre e comunque la voce della sua mamma per cui si consiglia di iniziare a parlare al proprio bambino, a leggergli una fiaba e cantargli la ninna-nanna quando ancora è nel pancione: una volta nato, il suono della voce della mamma farà da "àncora" per adattarsi più velocemente e serenamente ai ritmi del mondo materiale.
La musica non solo aiuta i bambini ad addormentarsi ma è particolarmente utile per superare lo stress della nascita, favorendo la capacità di comunicazione e apprendimento. Il piccolo si abitua alla melodia in modo istintivo (senza mediazione culturale), educando il cervello ai suoni armonici e raggiungendo una condizione di benessere. Nei bambini la musicoterapia è benefica sia per i nati prematuri che nei piccoli autistici e si rivela utile anche nei casi di dislessia e di disabilità, perché, aiutando a diminuire rabbia e tensione, aumenta la creatività.
Nei bambini più grandi e negli adolescenti la musica aiuta a migliorare – attraverso attività di gruppo – la capacità di socializzare, a risolvere problematiche psicologiche, a sbrogliare il disagio in situazioni problematiche legate al contesto familiare o scolastico.
LA NOSTRA ESPERIENZA (dalla 27 settimana)
I miei ricordi di quando ero piccola sono la casa dei miei genitori "sonora": dove c'era mio padre, lì c'era sempre un concerto o una sonata di pianoforte o un quartetto di archi che riempiva l'aria di note cristalline e melodie coinvolgenti. Ed è così ancora oggi, quando li vado a trovare.
Sono quindi cresciuta a pane e musica (anche se poi, di fatto, non ho mai portato avanti gli studi di pianoforte iniziati alle medie perchè la musica - l'ho scoperto in seguito - per me era un elemento di supporto alla danza ed al teatro e non la mia principale modalità di comunicazione).
Adoro la musica classica - soprattutto Mozart - e per me è stato naturale ascoltarla e ballarla durante tutta la mia gravidanza. Così come è stato spontaneo farla ascoltare alla mia bambina dentro al pancione (ho usato gli auricolari applicati al pancione con un nastro adesivo o tenuti da me con le mani. Ma per chi desidera una soluzione un pò più professionale, le cuffie BELLYBUDS sono l'ideale ). Tutti i giorni ho fatto ascoltare alla mia bimba nel pancione alcune musiche di Mozart per 20-30 minuti. Ed una volta nata, ho potuto sperimentare che le musiche di Mozart e Chopin che ho fatto ascoltare a Kristel Sundari mentre era ancora nella pancia sono state da lei riconosciute dopo la nascita. Oggi continuo ad ascoltare e a far ascoltare le musiche di Mozart che ci hanno accompagnato durante la gravidanza almeno una volta al giorno sia tramite diffusione in casa ( e ne approfitto per ballare con Kristel Sundari in braccio o nella fascia ) sia tramite auricolari (ho notato che, in caso di stipsi momentanea, l'ascolto in cuffia migliora e velocizza il riequilibrarsi dei movimenti peristaltici intestinali della bimba)
Anche senza un percorso di musicoterapia professionale vero e proprio, consiglio di cuore di ascoltare e di far ascoltare al proprio bambino dentro il pancione musica durante tutta la gravidanza ed anche dopo. Sicuramente la musica classica è la più indicata.
I nostri pezzi preferiti sono stati:
- MOZART: SINFONIA n°40 in Sol minore K.550 (per energizzare e sollevare l'umore - ottimo da ascoltare al mattino)
- MOZART: CONCERTO PER PIANOFORTE n°21 K.467 (per rilassare ed armonizzare - ottimo da ascoltare nel pomeriggio)
- CHOPIN: Nocturnes op.9, op 15, op,27, op.32 (per facilitare il sonno - ottimo da ascoltare la sera)
NB: Da adolescente ho seguito un percorso di Metodo Tomatis® per lavorare sulla mia tendenza alla depressione. (Il Metodo Tomatis® è un approccio naturale di stimolazione neurosensoriale. I suoi programmi di ascolto alterano la musica e la voce in tempo reale per catturare l'attenzione del cervello e sviluppare le nostre capacità motorie, emotive e cognitive. Sviluppato dal medico e ricercatore francese Alfred Tomatis, questo metodo si basa su una tecnologia avanzata e sull'eccellenza di professionisti specificamente formati per utilizzarla). Una volta verificata la mia situazione di partenza la dott.ssa mi aveva orientato verso l’ascolto di sequenze determinate di brani di Mozart che, sintonizzandosi con il mio stato d’animo, ne stimolavano le reazioni in modo creativo e propositivo. Inoltre aveva fatto leggere e registrare a mia madre il racconto del piccolo pincipe quando incontra la volpe e me lo aveva fatto ascoltare su frequenze specifiche. Ho un bel ricordo di questo percorso e lo consiglio ancora oggi a chi ha problemi di apprendimento, comunicazione e gestione delle emozioni.