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ORIGAMI - VOLO DI FARFALLA: DONNE & MAMME CORAGGIO 2021
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"L'amore è per i coraggiosi, tutto il resto è coppia"
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(Barbara Alberti)
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DONNA IRENE è LA DECIMA TESTIMONIAL del 2021
SONO LIETA di presentarvi Irene, moglie, mamma, giornalista, inviata TV, web content editor, rubricista e opinionista, autrice di romanzi e della poesia "era l'11 marzo 2020" diventata virale sui social e tradotta in molte lingue nel mondo
Ho conosciuto Irene nel 2016 dopo la mia partecipazione a "4 Ristoranti" di Alessandro Borghese con Shaolin State of Harmony. Irene mi contattò per un servizio sul ristorante raw vegan che gestivo all'interno della sede operativa del Centro Culturale Shaolin di Milano in via Teglio 11 (chiusa da luglio 2019). Di quell'incontro non ricordo il servizio che poi andò in onda su Canale 5 ma ricordo chiaramente la simpatia, l'empatia, il sorriso e il calore umano di Irene
Sono quindi tanto felice e grata che Irene abbia accolto il mio invito perchè la sua è una storia di amore incondizionato, di coraggio e tanta sorellanza
AMORE INCONDIZIONATO E CORAGGIO perchè quando il marito è stato colpito da una grave affezione renale, Irene , all'epoca moglie e mamma trentenne, non ha esitato a donargli un proprio rene.
Irene inoltre è la prima donna in Italia ad aver partorito (il secondo figlio) dopo un espianto d’organo.
TANTA SORELLANZA perchè ha scritto "CREDEVO FOSSE UN'AMICA, INVECE ERA UNA STRONZA" (Laurana Ed.) in cui parla del BULLISMO AL FEMMINILE che è diventato un caso editoriale e con il quale ha girato le Scuole italiane come consulente esperta della problematica
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Anche a Irene ho posto le domande ispirate ai percorsi educativi che seguo con Kristel Sundari perchè sono convinta, come affermò la dott.ssa Montessori, che l'"educazione non è un momento isolato dell'esistenza ... bensì essa deve essere un concreto aiuto alla Vita in tutte le sue espressioni"
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1) La dott.ssa Maria Montessori ha lasciato all'Umanità un Metodo educativo il cui motto principale è “AIUTAMI A FARE DA ME” e vede il bambino come persona completa, il cui destino è costruire una società nuova e improntata alla pace. Ti definisci "maremmana straripante , amante della vita e madre a tempo pieno, giornalista e autrice della poesia "era l'11 marzo 2020": alla luce della tua poliedricità e attenzione per l'umano in tutte le sue sfaccettature, ritieni che questo motto sia importante anche per chi è già adulto? Perche?
Sono una self made woman tutto quello che sono riuscita a costruirmi l’ho fatto da sola, perché credo fortemente in un detto che mi ripeto sempre “se per salire ti appoggi a qualcuno e, questo qualcuno, prima o poi cade, tu cadrai con lui”.
Quindi sì sono profondamente convinta della correttezza del motto della meravigliosa dottoressa Montessori e che si possa, anzi, debba essere la via da percorrere anche in età adulta.
Viviamo in una società che spesso ha utilizzato il metodo clientelare per far emergere le persone, anche prive di ingegno o bravura, solo per essere figlio o parente di, quando invece io credo fortemente nella meritocrazia, che alla fine paga sempre.
Sono altresì convinta che ogni società umana e civile che si rispetti dovrebbe improntarsi e basarsi sulla pace e sul rispetto dell’altro, spesso purtroppo però questo non accade, basti vedere il proliferare degli haters sui social, persone senza controllo che dietro ad uno schermo si arrogano il diritto e il piacere sadico di attaccare e offendere persone sconosciute, ma famose, solo per il gusto di farlo. Sono però fiduciosa nelle nuove generazioni, loro sono il nostro futuro, e sono certa riusciranno a costruire un modo migliore.
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2) Il pedagogista Loris Malaguzzi ha insegnato che il bambino è dotato di CENTO LINGUAGGI, ossia plurimi accessi alla realtà e al mondo: per questo motivo egli deve essere messo nelle condizioni di attivare contemporaneamente più modalità espressive, esercitando contestualmente le mani, il pensiero e le emozioni. Tu hai collaborato con ogni tipo di giornale, diventando anche direttore editoriale e sei stata inviata per tutte le reti TV nazionali; sei una web content editor, rubricista, opinionista, scrittrice e con il romanzo "credevo fosse un'amica invece era una stronza" sei entrata nelle Scuole come esperta della tematica di bullismo al femminile : quanto è importante saper coltivare, incentivare e valorizzare le proprie abilità e la forza interiore fin dalla più tenera età? In che modalità?
Credo che la chiave fondamentale per coltivare e valorizzare le proprie abilità sia quella di essere liberi, soprattutto di essere stati educati e cresciuti nella libertà del proprio pensiero e delle proprie azioni, credo che una delle funzioni principali dei genitori sia proprio questa, accudire e accompagnare nella crescita, che in parole povere significa anche lasciar cadere i propri figli, lasciarli liberi di sbagliare, ma essere pronti a raccoglierli, solo nell’errore ci può essere una crescita sana e consapevole, un detto che mi piace tantissimo e da cui mi sento rappresentata è questo “io non perdo mai, o vinco o imparo”.
Sono profondamente convinta che ogni scelta, ogni sbaglio in cui siamo incappati nella vita ci ha permesso di essere quello che siamo, la sperimentazione fa parte dell’essere umano, il bambino quando impara a camminare cade prima di trovare il proprio equilibrio, sperimenta tutte le posizioni fino a quando non acquista sicurezza, ecco io credo che dovremmo imparare dai bambini, non importa quante volte cadranno, loro ci provano all’infinito, fino a quando non ci riescono. Non è una meravigliosa metafora di vita?
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3) Il Prof. Howard Gardner propone il superamento della vecchia concezione d’intelligenza come fattore misurabile tramite il Q.I. (quoziente di intelligenza) descrivendo il bambino come portatore non di un'unica intelligenza ma di DIVERSE INTELLIGENZE (linguistica, musicale, logico-matematica, spaziale, corporea-cinestetica, intrapersonale, interpersonale, naturalistica, spirituale) ovvero numerose strade/opportunità per raggiungere un obiettivo. Sei una moglie innamorata che ha donato uno dei suoi reni al proprio marito, permettendogli di vivere ed essere ancora al tuo fianco, più uniti che mai: secondo te quanto è importante e come si fa ad allenarsi alla felicità nonostante le prove – anche durissime – della vita?
Non posso non citare il maestro Roberto Benigni che in uno dei suoi fantastici monologhi ha detto “Siate felici, e se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non vi scordate della felicità. Per essere felici deve bastare poco, non deve essere cara la felicità. Se è cara non è di buona qualità.”
Ecco io penso che in queste frasi sia raccolta l’essenza della felicità, la vita ci mette sempre davanti a dure prove, a volte così difficili e dolorose che il cuore sembra non farcela, il cuore sembra scoppiare, eppure riuscendo a mantenere una fiammella di speranza accesa, all’improvviso accadrà qualcosa che non ti aspettavi, qualcosa che riuscirà a strapparti dai meandri della tristezza. Nel 2019 ho dovuto lasciare il mio lavoro da inviata tv per il ripresentarsi della malattia bastarda di mio marito, l’insufficienza renale, anzi il verbo è sbagliato, io “non ho dovuto”, "io ho scelto” di rimanere accanto a lui, alla mia famiglia, anche se avevo lavorato tutta la vita per raggiungere quell’obiettivo, perché diventare inviata per Mattino5 era da sempre uno dei miei sogni, ed arrivarci a 48 anni, dopo 15 anni di gavetta tra quotidiani locali e settimanali nazionali, era quasi impensabile. Eppure non ho avuto alcun dubbio, pur essendo consapevole che non ci sarebbe stata una seconda possibilità, il mio posto era accanto alla mia famiglia, all’uomo che amo più di me stessa, ai figli cosi fortemente voluti, ma nonostante la mia consapevolezza sono sprofondata in uno stato di depressione latente. Mi sembrava di non avere più uno scopo, mi sentivo incompleta, ero convinta che tutti fossero più felici di me, non vivevo più, sopravvivo. Poi è arrivata la pandemia mondiale che ha mescolato nuovamente le carte delle nostre esistenze, l’11 marzo del 2020 mi trovavo in cucina, seduta, eravamo entrati nel lockdown nazionale da un giorno, io guardavo fuori dalla finestra e la mia magnolia era un’esplosione di colori, la mimosa riempiva di giallo i miei occhi, ed ho pensato a come la natura stesse esplodendo nonostante il virus, così è nata La Primavera non lo sapeva, la poesia che mi ha fatto conoscere a livello mondiale, tradotta in 22 lingue, ogni giorno trovavo qualche messaggio da qualche regione remota dell’universo, ogni giorno un piccolo pezzetto di felicità è venuto a bussare alla mia porta, ed io sono rinata, insieme alla primavera. Sono caduta, ho pianto, mi sono disperata, e quando pensavo non ci fosse più nessuna possibilità per me, la felicità mi ha teso la mano ed io ci ho creduto talmente tanto da riuscire a riprendere in mano le redini della mia vita. Sono diventata editorialista per il magazine DiLei, una volta alla settimana ho il mio programma di interviste live in streaming sempre grazie a chi, in quella redazione, ha creduto in me, mio marito ha finito gli esami per essere messo in lista per un secondo trapianto, i miei genitori sono ancora con me, ed ogni giorno sono grata per questo mio secondo tempo.
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4) Come donna, moglie, mamma e professionista del mondo comunicazione, hai un consiglio che vuoi regalare ad una bimba di quasi 4 anni, per il suo futuro.
- Di cercare la felicità,
- di essere libera,
- di amare e di essere amata,
- di non cercare la perfezione, perché la perfezione non esiste,
- di circondarsi di amici, perché gli amici sono la famiglia che ci scegliamo,
- di credere sempre in se stessa, sempre, anche quando cadrà, anche quando il cuore le sanguinerà, perché tutto passa, anche il dolore,
- di essere indipendente e serena, perché qualunque cosa accada ci sarà sempre una soluzione perché come diceva John Lennon “tutto andrà bene alla fine. Se non va bene, allora non è la fine.”
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